Un affare da un miliardo di euro: è quello dei sacchetti della spesa illegali, che non rispettano le norme europee, secondo le quali le buste monouso devono essere biodegradabili (e questa è solo una delle norme da rispettare secondo l'aarticolo 2 del decreto legge 25 gennaio 2012). La Guardia di Finanza ha effettuato numerosi sequestri in Sicilia e in Calabria, non solo di buste ma anche del materiale per realizzarle. C'è quindi un vero e proprio business nascosto ed efficiente, che immette sul mercato shopper che non rispettano adeguatamente l'ambiente.
Sono accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato, falso in atto pubblico e peculato i 35 funzionari del comune arrestati dalla Guardia di Finanza a Sanremo. Nell'amministrazione della cittadina in provincia di Imperia, infatti, le indagini hanno accertato l'esistenza di un "sistema scellerato" (queste le parole del sostituto procuratore Marrali) in cui l'assenteismo regnava sovrano: gli impiegati, invece di lavorare, "delegavano" la timbratura del cartellino per poi recarsi altrove, oppure si segnavano ore di straordinario mai effettuate.
In tutto, sono 195 gli indagati.
La Guardia di Finanza di Bari dopo aver effettuato un controllo a Casamassima (Bari), ha sequestrato 2.200 uova pasquali contenenti sorprese non adatte ai bambini di età inferiore ai tre anni e che non riportavano le dovute avvertenze sulla pericolosità dei gadget. A seguito del sequestro, la catena dei supermercati interessata ha ritirato dal mercato nazionale oltre 100.000 uova pasquali.